Cronaca

Giuseppe muore di stenti, senza casa viveva in un garage

LECCE-È morto di stenti in questo garage dove aveva allestito un giaciglio, e un tavolo per mangiare. È stato trovato senza vita in mattinata giuseppe fiorentino, il senza tetto che in città tutti conoscevano per i suoi baffoni e la sua barba, per il suo cappellino di lana calato in testa e per quel cagnolino che lo accompagnava ovunque.

E per quel suo temperamento e la sua aria sorniona, profondamente buono, mai molesto, sempre pronto a sorridere.Un residente se ne è accorto e ha chiamato la polizia.

Giuseppe era un senza tetto non per scelta, ma per bisogno. La sua vita era profondamente cambiata da quando il 27 gennaio di due anni fa morirono in via Taranto Dino e Veronica, la coppia precipitata nella cisterna di un’abitazione diroccata.

Fu lui a scoprire i corpi dei vicini di casa, perché viveva accanto al loro, nell’abitazione accanto. Quella mattina la vita cambiò anche per lui. La casa dove viveva fu murata, le sue cose portate fuori in attesa di una sistemazione. Dove e quando, si chiedeva, perché aveva paura di non riuscire a trovare nient’altro, di essere abbandonato e forse, di morire in mezzo ad una strada.

Giuseppe era tanto sui generis da non riuscire a convivere con i parenti. Il comune gli aveva assegnato una casa parcheggio ma a lui non piaceva. Tante volte lo abbiamo visto arrivare in redazione, chiedeva di essere intervistato perché era l’unico modo per far sentire la sua voce.

A noi raccontava di non essere contento, e certo non si può dire che pretendesse chissà che. Ci diceva di subire scherzi, intrusioni, perché lui, con il suo modo di essere, era un facile bersaglio.

Da qualche tempo quell’abitazione l’aveva lasciata ed è tornato in via Taranto, a qualche metro da quella che sentiva essere la sua unica casa.

È morto per cause naturali, sembra, e l’esame del medico legale Colosimo chiarirà meglio il perché. Intanto sul caso indaga la polizia e il pm di turno Massimiliano Carducci.

Foto Stefano De Tommasi 

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