LECCE- Al grido di dove andremo a finire? protestano le associazioni sportive del palazzetto dello sport “San Giuseppe da Copertino” in via Merine dopo una doccia fredda come la chiusura dei battenti lo scorso primo agosto. Si esibiscono sullo sfondo di striscioni perché una perdita così grande non sia avvolta nel silenzio. Loro, atleti di discipline che vanno dal karate, alla pallavolo alla ginnastica artistica e tanto altro non ci stanno: ognuno con la propria arte danzano, si sfidano e si allenano nel cortile della provincia. Parlano a nome dei migliaia di bambini e ragazzi che svolgono attività e che sarebbero costrette a sospendere il loro lavoro. Il 22 agosto dovrebbero riprendere gli allenamenti e “stando così le cose – spiegano- i sodalizi che svolgevano nel palasport la loro preparazione hanno il diritto di conoscere il posto in cui dovranno andare. Sfugge la logica dei motivi: l’agibilità era carente già dal 2009, cosa è cambiato ad oggi tanto da arrivare ad una scelta così netta? Ora la loro passione cerca casa!
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