CronacaPolitica

Referendum Ztl h24, il Comitato Decidi Tu: “Ci sono i tempi per abbinarlo al referendum costituzionale”

LECCE- “Dopo il via libera della Corte di Cassazione sembra certo che la data per il referendum costituzionale sarà fissata nel mese di novembre. A questo punto non ci sono più ostacoli per l’abbinamento con il referendum cittadino” – è DECIDI TU! a tornare all’attacco.
Il Comitato per il referendum propositivo per estendere la zona a traffico limitato alle 24 ore nel comune di Lecce, ricorda che i primi di giugno è stata consegnata nelle mani del Segretario Generale del Comune di Lecce la richiesta formale di indire un Referendum Propositivo. La richiesta era corredata da 3.348 firme raccolte nei due mesi precedenti dal comitato, costituito da 19 associazioni locali. E’ stato poi avviato l’iter procedurale previsto dallo statuto comunale, insediando il 19 luglio una commissione, composta da un rappresentate del TAR di Lecce, da un delegato dall’Ordine degli avvocati e dal Segretario comunale stesso, che si è già pronunciata sull’ammissibilità del referendum. Si attende adesso la verifica della validità delle firme, che avviene con l’aiuto degli impiegati comunali che hanno il compito di appurare se i firmatari sono tutti elettori del Comune di Lecce, per la quale lo statuto dà un tempo limite di 3 mesi. Successivamente  il Sindaco dovrà convocare il referendum tra i 60 e i 90 giorni successivi

“Si era detto, al momento della consegna delle firme, che non si sarebbero potuti abbinare i due referendum perché non ci sarebbe stato il tempo per concludere la procedura, ma il rinvio da ottobre a novembre della data del referendum costituzionale elimina questa obiezione”.

L’abbinamento dei due referendum favorirebbe l’affluenza alle urne, rendendo più chiara ed esplicita la volontà popolare, e comporterebbe un risparmio per le casse comunali dei circa 200.000 euro necessari per l’allestimento dei seggi.

“Anche l’altra obiezione, avanzata nelle scorse settimane dal Sindaco sulle colonne dei giornali, che ‘il referendum deve avere forza propria per raggiungere il quorum previsto’ non sta né in cielo né in terra. Da sempre, quando siamo stati chiamati a votare per i referendum, abbiamo avuto più schede per esprimere il voto su più quesiti; a Lecce il referendum per il distacco di Casalabate dal territorio comunale è stato votato nella stessa data di un referendum nazionale. Il referendum inoltre non è una ‘operazione elettorale’, per la quale lo statuto comunale vieta l’abbinamento, ma una ‘consultazione popolare.“L’abbinamento -dice Ernesto Mola- è cosa giuridicamente e concretamente possibile, senza ‘se’ e senza ‘ma’.”

 

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