LECCE-BRINDISI- Risvolti nella vicenda che lo scorso 20 febbraio aveva visto esponenti di gruppi diversi scontrarsi nel Centro di prima accoglienza Restinco di Brindisi. L’obiettivo, secondo gli inquirenti, sarebbe stato quello di incitare a compiere disordini i cittadini extracomunitari ospiti della struttura.
Istigazione a delinquere e accensioni ed esplosioni pericolose sono le accuse contenute ad oggi nell’avviso di conclusione delle indagini preliminari firmate dal pubblico ministero di Brindisi Antonio Costantini.
31 gli indagati che potranno fornire comunque la propria versione sui fatti nei prossimi 20 giorni. I presunti partecipanti erano stati individuati grazie ad alcuni filmati risultati poi decisivi nelle indagini condotte dalla Digos di Brindisi.