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“Caro Pellè, portami in Cina”: appello di un concittadino che chiede lavoro

MONTERONI-  E’, di fatto, sulla carta, un suo compaesano. È disperato perché sta per perdere la casa per la seconda volta. E si rivolge allora al calciatore italiano più famoso del momento: Graziano Pellè. Ché se nella vita sbagli un calcio di rigore, non smetti di essere un campione.
Giovanni Mondello lo abbiamo conosciuto tempo fa perché aveva bisogno di un lavoro e di un tetto sulla testa per sé, la moglie e i figli. Dopo aver perso il lavoro -ne ha fatti diversi, ma soprattutto è stato spesso impiegato nei supermercato- ha chiesto, con grande dignità, non denaro, ma di poter svolgere una professione. Una qualsiasi.

Nulla è cambiato da allora, se non che la fondazione Mongiò gli ha pagato l’affito per diversi mesi in un appartamento a Monteroni. Ora anche quel contributo viene meno e lui non sa più cosa fare. Dopo una lettera a Mattarella, xche dal quirinale è stata girata alla Prefettura di Lecce e, a sua volta, al Comune di Monteroni (che elargisce un contributo di 500,00 Euro annui), ha deciso di scrivere a chi ha appena firmato un contratto da 40 milioni in due anni in Cina: il suo “compaesano” Graziano Pellè.

Carissimo Pellè, sono un tuo concittadino nonché un tuo fan da sempre, deluso da tutto e da tutti, mi rivolgo a te per chiederti se ti sarà possibile di aiutarmi a trovare un qualsiasi lavoro, sarei disposto anche a venire in Cina con te. Non ti chiedo denaro e non mi sarei mai permesso di chiederti una cosa simile. Scusami se ti ho disturbato con queste righe, ora ti saluto con affetto e amicizia“.

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