LECCE- “Emerge un altro dettaglio nell’affaire del bando su misura fatto per un consulente esterno da inserire nell’organico dell’Ufficio Casa. Dopo aver appurato che sono arrivate due sole candidature, di cui una priva dei requisiti richiesti, è rimasto in ballo solo il nome di Tommaso Maggio, già componente dello staff del sindaco Paolo Perrone. – dichiara il capogruppo del Pd al Comune di Lecce, Paolo Foresio – Ma il dettaglio riguarda il bando. Fra le mansioni che dovrà ricoprire questa figura esterna, ci sono anche quelle di determinazione dei canoni e di recupero delle morosità. Peccato che per entrambe il Comune già paghi una consulenza esterna a Confabitare di 30mila euro”.
Sulla stessa vicenda interviene anche Luigi Melica :
“Nella mia vita di bandi pubblici ne ho visti tantissimi ed in numerose occasioni ho fatto parte di Commissioni esaminatrici; tuttavia, un bando così privo di senso non l’ho mai visto. Non posso pensare che l’avv. De Salvo, con il suo robusto retroterra giuridico, dopo avere riferito in Commissione che grazie al supporto del settore avvocatura del Comune non necessitava di personale all’Ufficio Casa, successivamente, a distanza di pochi giorni, folgorata sulla via di Damasco, si sia ravveduta ed abbia concepito un bando per selezionare un professionista dotato di provata capacità professionale grazie al quale il suo Ufficio per 12 mesi ed al costo di €.25.000,00 sarà in grado di “raggiungere l’obiettivo di dare sollecite risposte alle richieste di alloggi comunali, alla regolarizzazione delle occupazioni, alla determinazione dei canoni, all’esecuzione tempestiva degli sfratti, al recupero delle morosità in base alle leggi statali e regionali e riuscirà a predisporre nuovo bando per l’assegnazione degli alloggi e di essere di raccordo tra l’Ufficio casa e l’Ufficio ERP anche con riguardo agli alloggi destinati alle forze dell’ordine”.
