LECCE-Ora si vuole capire di più, dopo l’allarme lanciato giovedì dal prefetto di Lecce, Claudio Palomba, ai microfoni di Telerama, sul “sentore di clan campani” nell’economia turistica del Salento. La politica fa pressing sul governo: dopo la viceministra Teresa Bellanova, a interessare il ministro dell’Interno Angelino Alfano sono anche i parlamentari Cor Francesco Bruni e Roberto Marti, che hanno presentato interrogazione apposita, «chiedendogli di intraprendere azioni concrete a tutela della legalità nel Salento, allargando protocolli come quello attuato a Gallipoli anche ad altre realtà balneari e turistiche della provincia».
I due parlamentari, inoltre, hanno preannunciato la richiesta di un incontro in Prefettura, «per analizzare nel dettaglio i rischi che le nostre comunità potrebbero correre, in una stagione – quella estiva – che è diventata oramai motore dell’economia salentina». Sulla stessa linea anche il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, che rilancia la palla a Bellanova: «mi sento di chiedere ad un rappresentante del governo nazionale di sostenere quel programma comune che con la presenza del ministro Alfano e con il Patto per la Sicurezza siglato in Prefettura ha cominciato a mostrare gli effetti più immediati per esempio in termini di sicurezza».
Durante la prossima settimana, un incontro già annunciato con il sindaco di Gallipoli, Stefano Minerva, servirà a organizzare il monitoraggio sulle società attive nel settore delle vacanze, usando lo stesso schema che a Rimini, tre anni fa, portò allo scoperto la presenza di dieci alberghi in mano alla Camorra sui 200 scandagliati.
