LECCE- L’assurdità di due angiografi nuovi ed impacchettati da installare nel futuro nuovo Fazzi mentre nell’attuale ospedale, i reparti di emodinamica e cardiologia, devono combattere con una vecchia apparecchiatura ha forse trovato una soluzione dopo le nostre denunce. Per la verità ci sarebbe stata già una richiesta informale al Rup coordinato dall’ing. Pisanello ma senza alcun esito.
Dopo quanto sollevato nei nostri servizi, e nell’editoriale, giunge la conferma della sensatezza della richiesta avanzata: perché attendere almeno due anni prima di poter fruire di almeno uno dei due angiografi già acquistati ed impacchettati e rischiare vite umane? Dalla Asl, considerata anche la propensione regionale, parte nella mattinata di oggi la direttiva indirizzata al Responsabile unico del procedimento per l’uso immediato di uno dei due apparecchi destinati al futuro nuovo nosocomio.
Non poteva essere altrimenti considerata anche la cifra irrisoria di 50 mila euro circa per l’installazione del moderno angiografo che, oltre ad emettere un numero inferiore di radiazioni, permetterà di non rischiare la vita di molti pazienti oltre ad incrementare l’attività dei reparti. Ma dalla direzione generale si evidenzia anche che la raccolta di firme per la Protonterapia è ormai inutile considerato che già nel piano investimenti di marzo, e già approvata dalla regione, figurano 10 milioni di euro per la pratica oncologica.
In oltre già in arrivo la nuova risonanza magnetica oltre a 16 nuovi ecografi di cui 11 ecotomografi cardiologici di fascia alta destinati ai distretti , ma anche alle strutture cardiologiche per un progetto integrato tra ospedali e territorio che partirà in autunno, e 5 ecotomografi portatili, destinazione distretti sanitari , sempre di fascia alta ed anche multidisciplinari.