LECCE- I muri possono cadere non solo a colpi di piccone, ma anche di bomboletta: accade nella zona 167 di Lecce, quartiere di “frontiera” che vuole, invece, diventare cerniera, sociale, soprattutto, non più alla ribalta solo della cronaca ma anche dell’attivismo pulito.
Sono arrivati da tutta Italia e hanno alle spalle anni di esperienza i 12 tra i maggiori rappresentanti della Street Art nazionale. Hanno risposto alla chiamata: c’è da realizzare «An urban art project-Il muro che unisce», un murales lungo 260 metri ed alto 2,60, recinzione dei campi sportivi su via Novara, ma finora una barriera bianca vissuta come cesura nella vita del quartiere.
E’ stata la Comunità parrocchiale di S. Giovanni Battista, guidata da don Gerardo, a ideare il progetto. I lavori sono iniziati giovedì scorso, si concluderanno mercoledì. Esplode di giallo, rosso e arancio il linguaggio contemporaneo dell’arte che di fatto si fa intervento di riqualificazione e valorizzazione di un quartiere periferico. Niente è stato lasciato al caso: la direzione artistica dei lavori è stata affidata allo storico writer bolognese Dado, noto a livello nazionale e internazionale, con vent’anni di attività artistica nel graffitismo, recentemente protagonista di importanti progetti di “muralismo urbano”. La consulenza tecnico-organizzativa del progetto è di Fenix Asar e Checko’s Art , che hanno proposto una schiera di artisti con linguaggi tecnico-espressivi diversificati: graffiti-writing, aereosolart, street art, poesia d’assalto, calligraffiti.