LECCE- Nasce la “cassa di resistenza” del Salento, per il finanziamento dal basso delle lotte attive sul territorio: da quella del Popolo degli Ulivi a quella contro il gasdotto Tap a molte altre. A farsene promotore il collettivo Terra Rossa, che ha animato il centro sociale nell’ex asilo nido occupato e poi sgomberato a Lecce.
“Da alcuni anni – spiegano i promotori – il Salento è diventato scenario di lotta di diversi movimenti e realtà autorganizzate che, su più fronti, cercano di contrastare la distruzione graduale del territorio portata avanti in osservanza delle logiche di sfruttamento e di profitto e delle speculazioni del capitale. Tali lotte, che si rifanno a principi di uguaglianza, giustizia, solidarietà, pari dignità, antifascismo, hanno generato e continuano a generare una risposta repressiva. La risposta deve essere ancora una volta collettiva e solidale”.L’obiettivo è sostenere economicamente gli oneri della resistenza e i costi di ricorsi, querele e quant’altro. La Cassa di Resistenza sarà lanciata domani a partire dalle ore 18 presso le campagne di Kurumuny, a Martano.
Hanno già aderito all’iniziativa, oltre al Collettivo Terra Rossa: Anpi Lecce, Arci Lecce, Arci Miele, Associazioni e alcuni attivisti del Popolo degli Ulivi, Comitato No Tap, LBC – Lecce Bene Comune, LeA – Liberamente e Apertamente, Meticcia Lecce, Mujmunè Asuddinessunnord, Spazi Popolari.