
GALLIPOLI- A pochi giorni dal ritorno alle urne, continua ad avvelenarsi il clima politico di Gallipoli. Il candidato sindaco del centrodestra, escluso al primo turno, Sandro Quintana, accusa Flavio Fasano, in corsa per il ballottaggio contro il democratico Stefano Minerva, di aver minacciato sua sorella. Lo fa pubblicando un duro post sulla pagina Fb. Replica il diretto interessato: “Non ho mai offeso nessuno e non è mia abitudine minacciare chicchessia. Respingo al mittente tutto il resto, precisando che la verità dei fatti sta nel comportamento ipocrita che Quintana ha nel dire ‘sono neutrale ma non votate Fasano’”.
Tutto comincia da un invito a presenziare al talk di Telerama rivolto a Quintana, ciò che poi la tv per ragioni di equilibrio ha deciso di annullare, dando spazio a tutti a urne appena chiuse.
Quintana, nelle scorse ore, sul social-network ha scritto: “Caro Flavio Fasano, non ti azzardare mai più a chiamare mia sorella al telefono e a fare minacce velate. Ti conosco bene…forse meglio di altri […]. Io SCRIVO ASSUMENDOMI LA RESPONSABILITÀ DI CIÒ CHE SCRIVO E DICO….LASCIA STARE LA MIA FAMIGLIA CON I SOLITI MEZZI CHE USI”. Il riferimento è a un post pubblicato qualche ora prima in cui Quintana accusa Fasano di sorvolare nei suoi comizi sulle vicende legate allo scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose nel 1991, appellandolo come “Caligola assetato di potere”.
La risposta di Fasano, da noi interpellato, non si fa attendere: “ignoro per scelta ogni provocazione che proviene da chi è stato sonoramente trombato dalla sua stessa maggioranza elettorale e che oggi tenta di scaricare il suo livore e nervosismo su chi invece è stato il più forte al primo turno. Ciò che voglio precisare è che con la famiglia di Quintana, con suo padre sua sorella, soprattutto, vi era un rapporto normale, civile. Già in passato loro mi avevano più volte, anche con messaggi telefonici e sulla pagina Fb, chiesto di non confondere la politica del loro parente con i rapporti commerciali che loro hanno in virtù delle attività che svolgono”.
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