LECCE-Potrebbero incrociare le braccia dal primo luglio. E allora sarebbe il caos. Protestano i medici del 118 convenzionati con la Asl di Lecce.
Alcuna attuazione degli accordi sottoscritti, la remunerazione delle attività contrattualizzate, la mancata interlocuzione con la dirigenza aziendale, la mancata revoca di deliberazioni che i lavoratori considerano illegittime (come quella del 2008 sul soccorso sanitario in mare), l’indeterminatezza normativa del coinvolgimento del personale nelle patologie tempo-correlate. Per tutte queste ragioni, le principali sigle sindacali di categoria hanno indetto lo sciopero.
E ancora: sottolineano che nella regione Puglia, e in particolare nella Asl di Lecce, si registrano le retribuzioni più basse d’Italia, a fronte di un carico di lavoro superiore alla media nazionale. Eppure i bandi per il reclutamento di nuovi medici da inserire nel 118 per colmare una carenza d’organico prossima al 30 per cento, vanno deserti, mentre si continuano a registrare esuberi di domande per gli altri servizi.