ALLISTE- Nel 2015, con una delibera, la Corte dei Conti ha invitato il comune di Alliste a presentare un piano di rientro triennale per un indebitamento contratto dal 2010 in poi. Nelle conclusioni di una delibera del marzo 2016, la corte dei conti ha accertato che parte dei debiti verso i fornitori sono stati pagati facendo ricorso ad altri debiti e allungando di 10 anni (dal 2030 al 2040) il portafoglio mutui che ammonterebbe al oltre 7 milioni di euro. Dunque il Comune è entrato in “amministrazione controllata”. A renderlo noto è l’ex assessore comunale Francesco Cazzato, dimessosi nel 2010 ed “accusato dal primo cittadino -dice- di numerose infamie”.