LECCE- “Noi siamo parte lesa” è la risposta che l’Ati Matarrese-Coedisal dà dopo la notizia pubblicata da Telerama sulle contestazioni fatte dall’Autorità nazionale anticorruzione sulla 275. Le due polizze che il gruppo barese ha presentato ad Anas nell’aprile 2015, nel momento in cui le è stato assegnato l’appalto dopo la sentenza del Consiglio di Stato, sono taroccate. Ma Matarrese, tramite il suo legale Pietro Quinto, respinge l’accusa di Anac di aver provato a “ingannare” la società di Stato.
Questa la ricostruzione dei fatti nelle parole di Quinto: Matarrese si è rivolta al suo broker di fiducia barese, Gaetano Brucoli, che ha rilasciato una prima polizza emessa da una società inglese, la Fgic, presente nell’elenco nazionale Ivass. Pochi giorni dopo, lo stesso broker si è accorto che da quell’elenco la società era scomparsa e ha consigliato di sostituire la fidejussione con un’altra, rilasciata dalla compagnia Assured Guaranty e poi presentata ad Anas.
Dopo i rilievi fatti a dicembre dall’Anticorruzione, Matarrese e Coedisal presentano denunce alla Procura di Bari. Chiedono spiegazioni al broker, che risponde di aver sporto querela a sua volta due mesi prima, quando le informazioni di un’inchiesta di questo tipo erano già ribalzate in Puglia dalla Dda di Brescia. Matarrese ha presentato le sue controdeduzioni il 23 dicembre e ha tenuto un’audizione all’Anac il 28 gennaio. Al momento, nessuna riserva è stata sciolta.
“Se Anas formalizzasse una nuova aggiudicazione dell’appalto a noi, forniremmo nuove polizze”, chiarisce Quinto. Ad oggi, però, tutta la procedura è sospesa, imbrigliata in inchieste di due procure, Roma e Lecce, e della Corte dei Conti. Adesso, si è aggiunta anche la mazzata delle contestazioni dell’Anac.
