“Collettivo Terra Rossa” e della “Rete territoriale dei conflitti”: “L’amministrazione comunale di Lecce querela i cittadini non allineati”

LECCE- Il “Collettivo Terra Rossa” e la “Rete Territoriale dei Conflitti” denunciano un atto accaduto di recente. La Giunta Comunale di Lecce ha deciso di querelare il giornalista Danilo Lupo per un post di solidarietà al CSOA Terra Rossa pubblicato il 5 Maggio sulla sua pagina Facebook dopo lo sgombero coatto avvenuto per volontà del Comune.

“Leggendo le parole di Danilo Lupo, che ringraziamo per la sua solidarietà, – SCRIVONO DAL COLLETTIVO – non possiamo non rilevare la grande verità che disvelano. Nel post si fa riferimento a due inchieste della magistratura: la prima relativa alla questione dei filobus in cui il progettista pare fosse stato contattato tramite le aderenze massoniche del consulente della ex Sindaca; la seconda relativa invece alla questione delle case popolari che vede indagati due assessori attualmente in carica, uno dei quali determinante nella decisione di sgomberare il Terra Rossa e che oggi sgambetta per raccogliere lo scettro di Perrone. Si fa poi riferimento al piano di alienazioni dei beni pubblici comunali, questione di per sé priva di rilievo penale, ma comunque criticabile in una normale dialettica democratica. Il Sindaco e i suoi assessori giustificano lo sgombero del Terra Rossa attaccandosi alla questione legalitaria relativa all’atto di disobbedienza civile attraverso l’occupazione dell’immobile di proprietà pubblica, ma zittiscono coloro che fanno notare le ambiguità di questa amministrazione su questioni di ben più grande rilevanza urbanistica e patrimoniale.”

In merito all’accaduto, giunge la replica del giornalista Danilo Lupo postata su Fb, dove nel frattempo giungono a cascata post i solidarietà nei confronti del collega:

“Quindi la giunta di Lecce mi ha querelato -scrive Lupo- per diffamazione per il post sullo sgombero del centro sociale Terra Rossa. Due considerazioni:

La prima è che credo di aver detto la verità. E comunque di aver espresso un’opinione basata sulle inchieste della procura (anzi dello stesso stimatissimo magistrato, Antonio De Donno, che ha disposto lo sgombero del “Terra Rossa”) e sugli atti politici di una giunta, atti per i quali non è obbligatorio il battimani o lo srotolalingua.

La seconda è che faccio i miei complimenti alla velocità e all’efficienza della pubblica amministrazione di Lecce: 12 giorni, con due weekend di mezzo, per istruire la pratica con cui si querela un cittadino di Lecce che ha esercitato il suo diritto di critica con un post su facebook.
Mi auguro -conclude-che la stessa velocità e efficienza siano applicate quando un imprenditore progetta di creare sviluppo, quando un ragazzo propone di migliorare la città, quando una famiglia che dorme in macchina fa domanda per una casa popolare. Insomma quando un cittadino chiede un suo diritto. Perché questo siamo: cittadini. Anche se a qualcuno può non piacere. Non sudditi, ma cittadini”

 

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