Cronaca

Sparatoria a Nardò, sequestrate due auto del presunto responsabile: due indagati

NARDO’- Continuano serrate le ricerche per individuare il responsabile o i responsabili del ferimento di  Gianni Calignano, il 32enne raggiunto da un proiettile in pieno petto, nel corso di una sparatoria lunedì scorso sul marciapiede di Corso Galliano, a Nardò.

Il pm Stefania Minnini ha aperto un fascicolo d’indagine con l’accusa di tentato omicidio aggravato dalle modalità mafiose. Nel registro degli indagati compare il nome di un 64enne neretino, già noto, e del figlio. In mattinata i carabinieri hanno effettuato un blitz presso un bene confiscato al 64enne, a seguito di misura cautelare antimafia. E’ stato perquisito da cima in fondo e sono state sequestrate due macchine station wagon, che ora saranno analizzate.

Un sopralluogo è stato effettuato anche sul luogo indicato dalla vittima per far luce sull’episodio, al momento misterioso, per capire cosa sia successo. Al vaglio degli inquirenti le immagini registrate dalle telecamere presenti in zona.

Nel frattempo Gianni Calignano è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico: il proiettile che lo ha centrato al petto gli ha infatti perforato un polmone, lesionando l’aorta. Fortunatamente non sono stati intaccati organi vitali.

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