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A Lecce passa il Piano delle alienazioni, opposizioni contrarie

LECCE-Passa tra le polemiche, le minacce di esposti in Procura e con il voto contrario delle opposizioni il piano delle alienazioni da 78 milioni di euro del Comune di Lecce. In Consiglio comunale, nel pomeriggio, l’ok a quanto previsto con la delibera di giunta del 19 aprile scorso per il biennio 2016-2018.
Ad arroventare il clima la questione della vendita, in passato, di immobili Erp, destinati invece a chi è in graduatoria per una casa popolare. Questi, stavolta, sono stati depennati dall’elenco ma sulla questione il consigliere Luigi Melica ha detto che porterà le carte in Procura, come per il caso di via del Pittaccio, dove gli alloggi popolari sono diventati B&b.

Dal Pd, il consigliere Antonio Rotundo ha presentato un emendamento per chiedere all’Agenzia del Territorio una verifica di congruità sui prezzi. È stato rigettato.

Dall’elenco degli immobili in vendita, in cui ci sono stadio, tribunale, scuole, case e altro, è stato eliminato un terreno a San Cataldo, perché, come spiegato dall’assessore al ramo Attilio Monosi, si vorrebbe concederlo per l’installazione di un chiosco.A questo punto, è stata sollevata la necessità di tornare in Consiglio per aggiornare il nuovo piano del commercio su aree pubbliche, risalente al 2005.

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