SAN FOCA- Slitta “di una settimana”, quindi a mercoledì prossimo, il vertice previsto per questa mattina a Roma presso il Ministero dello Sviluppo Economico, per trovare la quadra sull’avvio del cantiere del gasdotto a Melendugno.
La società tira dritto: “Non c’è nessun documento che ci ordini di fermarci, non una diffida che ci impedisca di avviare i lavori venerdì”.
Il termine comunicato agli enti, infatti, è quello del 13 maggio, anche perché, come da disposizione europea, Tap è obbligata ad aprire il cantiere necessariamente entro il 16 maggio.
La tensione sale. Com’è noto, la Regione ha già chiesto ai Ministeri di esprimersi sulla legittimità dell’avvio lavori, che comunque, al momento, dovrebbero consistere in bonifiche belliche e monitoraggio archeologico preventivo: attualmente, infatti, manca ancora l’ottemperanza alla prescrizione A44, relativa allo spostamento degli alberi d’ulivo.