
LECCE- “Non è il caso di scempiare a vita il Salento di superficie per 20 km di tubo in più in mare”. Così il geologo leccese Tommaso Elia spiega perché, a suo parere, l’ipotesi della Regione di far approdare il gasdotto Tap a Micorosa, sia valida. Tap, invece, l’ha bocciata perché il punto di approdo sarebbe ad un soffio dal sito inquinato di Micorosa -la discarica brindisina in cui sono stati versati, negli anni, migliaia di metri cubi di fanghi di lavorazione industriale-.
“Secondo chi difende gli interessi dei pugliesi e vuole bene al salento -dice Elia- si potrebbe dire che l’approdo di San foca sarebbe ad un soffio dalla Grotta della Poesia”. Spiega inoltre perché i dati sui quali si è basato il comitato nazionale di Via per la decisione sull’approdo a San Foca siano errati.
Basti pensare, in primo luogo, che nella cartografia del piano paesaggistico territoriale regionale, la discarica di Micorosa risulti ancora ricadente nell’area protetta.
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