PORTO CESAREO- Si chiama Scala di furno, piccola località tra Le Dune di Porto Cesareo e le grandi strutture ricettive di una delle perle del salento. Un tratto di mare incontaminato e frequentatissimo ma che da diversi anni a questa parte è rovinato da uno scenario non proprio edificante, e queste foto, lo dimostrano.
Sono stati i villeggianti a inviarcele, dopo ripetuti solleciti al comune ed alla Capiteneria di porto, rimasti però senza risposta. Una recinzione metallica ormai abbattuta e arrugginita si protende nell’acqua. I pali che la tengono in piedi sono fissati nella sabbia.
A pochi passi una grande spiaggia frequentata da famiglie e bambini che spesso vicino alla rete ci giocano, con il rischio di ferirsi.La recinzione avrebbe dovuto proteggere un sito di interesse archeologico che è stato recuperato e sistemato solo in parte. Dentro vegetazione incolta, rifiuti, e un piccolo casolare che custodisce i resti di un plastico che avrebbe dovuto illustrare le caratteristiche del sito.
Un pugno in un occhio, che rompe all’improvviso l’incanto del mare azzurro e della spiaggia bianca, al quale, anche per quest’estate, se non si correrà ai ripari, bisognerà abituarsi.