LECCE- Sono illegittimi gli atti relativi alla strada Regionale 8, dunque le aree vanno restituite ai proprietari. Di più, vanno anche rimesse in pristino, riportate, cioè, al loro stato originario. È quanto dispone il Tar di Lecce, con la sentenza emessa oggi. Si accoglie il ricorso dei titolari della società Sica, proprietari di 30mila mq occupati d’urgenza per i lavori.
Alla Regione è concessa la possibilità di un’acquisizione sanante delle aree, strada complessa vista l’illegittimità dei provvedimenti, che di fatto rendono le opere realizzate finora abusive.
La sentenza, dunque, sposando la linea del difensore dei ricorrenti, l’avvocato Tommaso Millefiori, conferma quanto stabilito due mesi fa dal Consiglio di Stato in seguito al ricorso di altri proprietari: l’iter amministrativo non è legittimo. In più, però, aggiunge l’ordine di riconsegnare i terreni.
L’annullamento degli atti di esproprio e di occupazione rendono l’opera irrealizzabile, almeno per come è stata progettata finora, mettendo in forse anche il procedimento di variante ancora in corso.