ERCHIE- «Parli ancora ma sei morto», una croce e l’anno 2016. Questo il contenuto dell’ennesima lettera minatoria all’indirizzo di Paride Margheriti, presidente dell’associazione Antiracket di Erchie e Torre Santa Susanna, nonché testimone di giustizia.
Ancora minacce,quindi. E’ accaduto lo scorso 11 aprile. “La mattina, racconta, prima di ricevere la lettera ho subito un’altra intimidazione mentre ero in auto: un uomo, già noto alle forze dell’ordine, mi ha affiancato e tamponato, gesticolando qualcosa”. Poi la lettera. L’ennesima e la presentazione di un’istanza al Prefetto Vardè per chiedergli aiuto. Tutto questo accade a un mese dall’udienza in cui la sua associazione si presenterà come parte civile al Processo contro la Sacra Corona Unita, in cui lo stesso Margheriti sarà chiamato a testimoniare.
Nel frattempo, per lui non c’è tregua. Da oltre due anni continua a ricevere proiettili, minacce di morte, a vedere auto e cassonetti incendiati. Tante le denunce, le richieste d’aiuto, ma ad oggi non si è fatto nulla. “Credo ancora nella giustizia -afferma il presidente Margheriti- ma le istituzioni dovrebbero avere il dovere di tutelarmi. Non sono solo. Ho paura per mio padre e per chi vive attorno a me. E’ assurdo che nessuno faccia qualcosa”. E ora chiede aiuto al nuovo Prefetto affinchè faccia qualcosa per cercare una soluzione a questa sua vita fatta di paure. Sull’episodio indagano i carabinieri che hanno provveduto a sequestrare la lettera.
E.P.