BRINDISI- L’iniezione, la corsa nei diversi ospedali e poi il decesso a soli 27 anni. Sono 18 i medici indagati per la morte della giovane mamma Dora Distante, di Villa Castelli, deceduta in ospedale a Bari lo scorso 19 febbraio.
Si tratta di medici che fanno capo a ben 8 ospedali tra il Brindisino, il Leccese e il Tarantino e infine dell’ospedale barese, dove la paziente è stata di volta in volta trasferita. Secondo la denuncia del marito, lo stato di incoscienza della donna sarebbe iniziato dopo una iniezione lombare effettuata nel giugno 2015 al Perrino di Brindisi, dove la moglie doveva sottoporsi ad una rachicentesi. Nell’esposto che l’uomo ha presentato, assistito dagli avvocati Giuliano Calabrese e Stefano Del Vecchio, viene raccontato il calvario della 27enne durato 8 mesi.
La salma è da un mese a disposizione della magistratura che ha sequestrato le cartelle cliniche e ha ricostruito i fatti. L’autopsia, disposta dal pm Antonio Costantini, sarà eseguita il 7 aprile.