CronacaPolitica

Battaglia per i defibrillatori, la mamma di Lorenzo dal ministro Lorenzin

ROMA- La battaglia per rendere obbligatori i defibrillatori in tutti i luoghi affollati va avanti. La ministra alla Salute, Beatrice Lorenzin, ha ricevuto ieri a Roma Carla Gentile, la mamma di Lorenzo Toma, il giovane morto lo scorso agosto dopo una serata in discoteca, a Santa Cesarea Terme, a causa di una malformazione cardiaca.
Un caso di cui ha parlato tutta l’Italia e che ha portato alla nascita di una petizione popolare sui defibrillatori. Sono state raccolte oltre 52mila firme.  La ministra avrebbe assicurato l’impegno affinché nei luoghi affollati sia presente sempre un’ambulanza medicata, un dispositivo salvavita e personale in grado di usarlo, oltre che inserire l’ecocardiogramma nei controlli necessari per essere idonei alle attività sportive.

“L’idea che Lorenzo si sia sentito male e che nessuno lo abbia soccorso adeguatamente, dopo averlo protetto per diciotto anni – aveva scritto mamma Carla – è l’ossessione che ormai accompagna tutti i miei giorni e le mie notti. Non saprò mai se mio figlio si sarebbe potuto salvare ma so di certo che non gli è stato garantito alcun soccorso tempestivo”.

Articoli correlati

Tagli alla sicurezza, anche i carabinieri alzano la voce

Redazione

La Soprintendenza ordina verifica su smontaggio strutture balneari: è polemica

Redazione

Scuola di Cavalleria, il generale Poli in visita a Telerama

Redazione

Otranto, la prima alba 2014 firmata Salento

Redazione

Il Natale di tutti, “Siamo un’unica grande famiglia”

Redazione

Mezzo chilo di hashish nel rifugio di fortuna: arrestato giovane pakistano

Redazione