GALLIPOLI- “Quando le galline stanno in un pollaio e manca il gallo tutte svolazzano” e con questa frase Barba delegittima i vari incontri che esponenti dei CoR, Forza Italia ed altre formazioni di centrodestra stanno in questi giorni sperimentando per decidere il futuro candidato sindaco di Gallipoli. Per l’ex parlamentare ed ex primo cittadino per ora non c’è un nome così come non lo può decidere Toti Di Mattina, fa troppi incontri al di là degli interessi della coalizione, o lo stesso Baldari. Vincenzo Barba già dichiarò ai nostri microfoni che se costretto ad unire tutti potrebbe pensare alla sua discesa in campo ma per ora non legittima alcun nome, “sono tutti papabili ed io non ho mai indicato Perruccio. Non si può decidere con chi oggi dice una cosa e domani la cambia, quasi ad alludere al segretario cittadino Baldari, “io parlo con il segretario provinciale di Forza Italia”.
Intanto dichiara di aver lasciato in Conservatori e Riformisti per partecipare al dialogo con Forza Italia ed io sono semplicemente Vincenzo Barba detto Vincent”.
L’ex Sindaco di Gallipoli sembra aver ritrovato la grinta sempre avuta minando ogni ipotesi sino ad oggi sul tavolo indicando strade diverse e tavoli provinciali sui quali affrontare il caso Gallipoli . “Gabellone deve decidere ma non può farlo se si è disinteressato e non può indicare , o ascoltare , chi sino a ieri ha mantenuto la sinistra. Se a Gallipoli Baldari indica Perruccio significa che il partito di Berlusconi è spaccato perché la segreteria provinciale dice altro e chi dice che io sono fuori è un vuoto a perdere”.