Cronaca

Xylella, in anteprima tutti i dettagli del nuovo piano

LECCE- Il nuovo piano contenente le linee guida contro il disseccamento degli ulivi è in fase di limatura e in questa settimana dovrebbe essere adottato, come annunciato nella riunione della task force di lunedì dal direttore di Area Gianluca Nardone.
Al netto di modifiche last minute, dalla bozza in circolazione  emergono i dettagli degli interventi. E qualche sorpresa non manca, come le azioni sugli ulivi monumentali, sui quali, “a prescindere dall’area in cui sono ubicati”, è necessario effettuare “potatura severa” e copertura “con reti anti insetto”, “trattamenti fitosanitari specifici” contro la sputacchina e “continua eliminazione della nuova vegetazione compresi i polloni”.

L’altra sorpresa riguarda il caso di nuovi focolai puntiformi, per i quali continua ad essere previsto “l’abbattimento della pianta infetta”, purché non sia di particolare pregio (in questo caso vale quanto riportato per gli ulivi monumentali). Per il resto, estirpazioni non se ne prevedono, com’è ovvio nelle more del sequestro della Procura, delle ordinanze del TAR Lazio e del Consiglio di Stato. L’alternativa è “l’energica potatura”.

Dunque, entrando nel dettaglio delle aree, nella zona infetta, corrispondente alla provincia di Lecce, tranne la fascia di 20 km a nord, è disposto che, nei campi infetti, si effettuino le capitozzature, “potature severe dell’intero oliveto con tagli a livello delle branche principali con rimozione continua della nuova vegetazione”, compresi i polloni “dall’ultima settimana di aprile fino a giugno”; negli oliveti con sintomi iniziali di CoDiRO, invece, si deve procedere alla sbrancatura, potando “i rami sintomatici” e rimuovendo sempre i polloni e la nuova vegetazione dall’ultima settimana di aprile fino a giugno; negli oliveti indenni, infine, gli olivi vanno potati ogni due anni.

Poi, c’è il controllo degli insetti vettori: tra febbraio-aprile, tramite fresatura o trinciatura, sia nei terreni che nelle aree urbane, strade, canali, ecc.; tra maggio-giugno, con il controllo chimico; tra settembre-dicembre, con nuove sarchiature e uso di fitofarmaci contro la Mosca e la Margaronia. L’uso degli insetticidi, dunque, resta, motivo per cui il piano dovrebbe essere sottoposto a Valutazione ambientale strategica. Ancora, va ripristinata la fertilità del terreno mediante apporto di sostanza organica fino al superamento del 2%; vige il divieto di impianto delle specie ospiti se non a fini scientifici; è disposto però anche il “divieto di raccolta di materiale vegetale dalle specie ospiti di xylella coltivate e/o spontanee presenti sul territorio”, questione che solleverà non pochi problemi.

Nella zona di contenimento (zona di 20 km che si estende dal mar Ionio al mar Adriatico a ridosso della provincia di Lecce verso sud), oltre a effettuare queste azioni, si dovranno eliminare “le piante ospiti presenti in alberature stradali, spartitraffico, fossi, canali, aree verdi, ecc” . Così anche in zona cuscinetto (area di circa 10 km a ridosso della zone infette e dei focolai puntiformi), dove, come nella zona di sorveglianza (a ridosso della zona cuscinetto di ampiezza di circa 30 km) e in quella indenne, oltre a potature biennali, trinciatura erbe e controllo chimico dei vettori, è previsto il monitoraggio intensivo.

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