CAVALLINO- Per scongiurare il rischio di ritrovarsi con la spazzatura per strada nei 27 Comuni del nord Salento, si profila la mazzata delle tariffe per i contribuenti: sono destinate a più che raddoppiare quelle attualmente applicate. È il dato che emerge dal tavolo convocato in mattinata a Bari per capire quali alternative ci sono in vista della chiusura della discarica di Cavallino, per esaurimento delle volumetrie nei prossimi quattro giorni. La Regione Puglia procederà ad emanare un’ordinanza urgente per consentire lo spostamento fuori provincia dei rifiuti.
Il progetto della sopraelevazione di quattro metri del sito di contrada Le Mate, infatti, è definitivamente naufragato: mentre Asl ha dichiarato che avrebbe concesso il suo ok con prescrizioni, Arpa ha invece annunciato il suo parere contrario, perché quella discarica già ospita diverse tonnellate di rifiuto. Già informata di ciò, la Regione Puglia ha convocato sempre per la mattinata i rappresentanti di quattro impianti pugliesi per verificare la disponibilità ad accogliere i rifiuti leccesi.
La Bleu di Canosa e la Italcave di Statte hanno detto no, in quanto hanno già esaurito la quantità giornaliera conferibile poiché da loro sversano anche i Comuni baresi e foggiani. Cisa di Massafra e Linea Ambiente di Grottaglie, invece, hanno detto sì e spetterà all’Oga di Lecce accordarsi con loro per la scelta della tariffa migliore. Che però, in ogni caso, è salatissima: 89 euro comprensivi di smaltimento, ecotassa e trasporto alla Cisa e oltre 100 euro alla Linea Ambiente. In questo modo, la tariffa complessiva, compresa quella per il trattamento a Cavallino, si aggira intorno ai 123 euro a tonnellata, a fronte dei 51,57 euro pagati attualmente.
