NARDO’- La Provincia di Lecce, dopo il Comune di Nardo’, chiede aiuto alla Regione Puglia per frenare l’inquinamento derivante dalla ex discarica di Castellino. Un dossier completo è stato inviato a Bari in queste ore, come spiegato nel corso della commissione Ambiente riunitasi a Palazzo Adorno. La conferma giunta da Arpa alla notizia diffusa da Telerama sullo sforamento di limiti di Arsenico, dopo quelli del Nichel, nella falda intorno al sito riaccende l’emergenza. Il nodo resta sempre lo stesso: chi mette i soldi per avviare la fase di post gestione che dal 2007 ad oggi è naufragata sotto i colpi dei contenziosi?
La Regione ha già fatto sapere di non poterlo fare, perché spetta ai Comuni che lì hanno conferito rifiuti per 15 anni. E che, però, non hanno versato tutti e per intero le quote per la futura bonifica. Inoltre, manca la fidejussione della società, la Mediterranea Castelnuovo 2 srl, sul secondo lotto. In riunione, martedì, a Bari, via Capruzzi ha spiegato che potrà intervenire solo in sostituzione degli enti responsabili, ma inviando il tutto anche in Procura, perché si indaghi su eventuali omissioni.
Servono circa 5 milioni di euro solo per caratterizzare e mettere in sicurezza Castellino. Una cifra che, sull’unghia, i Comuni non sono in grado di versare.