Cronaca

La discarica di Cavallino è in esaurimento: fra 12 giorni non ci sarà posto per i rifiuti

CAVALLINO- Fra dodici giorni, la discarica di Cavallino sarà esaurita, senza possibilità per i Comuni del nord Salento di poter conferire lì i rifiuti come fatto sinora. Una situazione al limite, tanto da indurre la Regione Puglia a convocare per martedì mattina una riunione urgentissima a Bari. La lettera è stata inviata giovedì all’Oga Lecce e al Comune di Cavallino.
Si corre ai ripari. La soluzione che si sta vagliando è quella di conferire la frazione umida lavorata nell’impianto di contrada Guarini nella discarica Italcave di Statte, dove attualmente sono spediti anche i rifiuti dei 46 Comuni ex Ato Le2 trattati a Poggiardo e dove da tre giorni sono inviati anche quelli di 9 Comuni brindisini, dopo il trattamento negli impianti leccesi.

La discarica di Ugento, infatti, non può andare in soccorso del nord Salento, perché altrettanto oberata. Il tempo di vita per la discarica di contrada Le Mate, dunque, è risicato: è stimato che la capacità di ospitare il rifiuto biostabilizzato ci sarà fino al prossimo 26 febbraio, considerando che lì vengono smaltite circa 50 tonnellate al giorno, con un residuo di poco più di ulteriori mille tonnellate.

Perché si è arrivati a questo punto? In realtà, c’è un progetto di ampliamento non indifferente della discarica, una prospettiva alla quale si oppongono molti gruppi cittadini e i Comuni limitrofi. Quell’allargamento è affiancato dall’adeguamento dell’impianto di biostabilizzazione della società Ambiente e Sviluppo, da trasformare in parte in impianto di compostaggio, operazioni coperte parzialmente da finanziamento Por. Il 17 dicembre scorso, però, la conferenza di servizi, convocata in via definitiva per poter poi procedere alla pubblicazione del bando, non si è chiusa, in quanto il funzionario inviato dalla Regione Puglia ha chiesto ulteriori approfondimenti.

15 giorni fa, dunque, dal sindaco di Lecce e presidente dell’Oga, Paolo Perrone, e dal direttore dell’Oga, Fernando Bonocuore, è stato inviato a Bari il sollecito di un incontro urgente, proprio in vista dell’esaurimento del sito.

Anche il gestore ha inviato richiami che hanno portato a una prima convocazione da parte dell’assessore regionale all’Ambiente, Domenico Santorsola. In quella sede si è deciso di considerare l’ipotesi di una sopraelevazione della discarica, dando 15 giorni di tempo alla ditta per presentare il progetto con relativa tariffa.Ma i conti si sono rivelati salatissimi: 20 euro a tonnellata in più, che si dovrebbero aggiungere alla somma già elevata che i Comuni pagano ad Ambiente e Sviluppo (69 euro + Iva a tonnellata) e a quella che versano alla Progetto Ambiente per la produzione del cdr.

Una somma spropositata, tanto da costringere Bari a convocare il nuovo incontro per martedì e a ipotizzare la soluzione alternativa, quella di Statte.

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