GALLIPOLI- Il ricordo della nave Blue Sky M, arrivata la notte tra il 31 dicembre 2014 e il primo gennaio è ancora impresso negli occhi dei gallipolini. A bordo della nave c’erano 796 persone. Un carico umano per il quale l’intero Salento si mobilitò. Oggi arrivano le condanne, pesanti, per quelli che, grazie alle indagini della Dda di Lecce sono ritenuti i responsabili di quel viaggio. 4 siriani , giudicati con rito abbreviato.Il gup Giovanni Gallo ha inflitto una condanna di 17 anni di reclusione complessivi e 52 milioni di euro di multa al 38enne Sarkas Rani, comandante della “Blue Sky M, per lui la pena più pesante a 6 anni, Soulaiman Ramaz di 48 anni, Hasan Bodou di 37 anni e Khashouf Youssef di 32 anni.
Il viaggio aveva fruttato loro tantissimo denaro. Ogni migrante a bordo aveva pagato, così come dichiarato dopo lo sbarco, circa 6 mila dollari a testa. Un vero e proprio traffico di esseri umani gestito da un’organizzazione criminale operativa in Turchia, Siria, Romania, Libano.
I 4 furono arrestati dai Carabinieri del Nucleo investigativo di Lecce e dal reparto operativo, ma fu solo l’inizio delle indagini che videro insieme una task force di Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza, sotto il coordinamento del procuratore Motta. La nave Blue Sky M è rimasta un anno nel porto di Gallipoli. Il 21 dicembre scorso è partita alla volta di taranto per la demolizione.
