CronacaPolitica

Turbativa d’asta al Vito Fazzi, Sandro Frisullo condannato a un anno di reclusione

LECCE- La Cassazione ha confermato la condanna a un anno di reclusione, con interdizione per lo stesso periodo dai pubblici uffici, per l’ex vicepresidente della Regione Puglia Sandro Frisullo. L’accusa è di turbativa d’asta per l’acquisto di tavoli operatori destinati al reparto di Neurochirurgia del Vito Fazzi di Lecce da 248.858 euro e per la fornitura di strumentario chirurgico per il reparto di Chirurgia e Urologia del Vito Fazzi da 441.920 euro.
Frisullo era già stato condannato dalla Corte d’appello di Bari nel 2014 assieme a Gianpaolo Tarantini, per il quale è stata ribadita la pena a 1 anno e 4 mesi.

Per Frisullo è stata annullata con rinvio, invece, la condanna a 4 mesi di reclusione per continuazione del reato: su questo dovrà tornarsi a pronunciare la Corte di appello di Bari.  In secondo grado, nel febbraio 2014, i giudici della Corte di Appello di Bari, infatti, avevano condannato entrambi gli imputati a 1 anno e quattro mesi di reclusione (pena sospesa) e 400 euro di multa.

Inizialmente, la magistratura barese aveva ipotizzato nei confronti dell’ex vicepresidente della Regione Puglia e dell’imprenditore barese anche i reati di associazione per delinquere, corruzione e abuso d’ufficio, costati a Sandro Frisullo l’arresto nel marzo 2010. In primo grado, il 24 dicembre 2012, Frisullo era stato condannato con rito abbreviato dal Tribunale di Bari a 2 anni e 8 mesi di reclusione, mentre Gianpaolo Tarantini a 4 anni e 3 mesi (entrambi assolti dall’accusa di corruzione). In appello le condanne sono state più che dimezzate e i giudici avevano riconosciuto i due imputati responsabili delle sole turbative d’asta.

Quelle condanne diventano ora in parte definitive e irrevocabili. Per le stesse vicende ieri a Bari sono stati assolti Claudio Tarantini, amministratore insieme con il fratello Gianpaolo della società Tecno Hospital Srl, e Vincenzo Valente, ex direttore amministrativo della Asl di Lecce.

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