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Medici senza frontiere in soccorso dei migranti, una canzone per non dimenticare

LECCE (di Elisabetta Paladini)- In ogni canzone, in ogni nota c’è spazio per una storia, anche la più toccante. E’ il caso di “If I Could Walk On Water”, cantata da Bai Kamara Jr insieme a un gruppo di artisti bruxellesi e parigini, in supporto al grande lavoro svolto dai Medici senza frontiere.

In questa canzone si cantano i diritti dei migranti, di coloro che a bordo di un’imbarcazione partono alla volta della Terra Promessa, in cerca d’aiuto. Un viaggio spesso fatto di insidie, di incidenti e purtroppo anche di troppe vittime: “Se potessi camminare sulle acque non sarei costretto a gettare il mio corpo in mare”...sono le parole che risuonano nel ritornello.

Toccanti le immagini del video, in cui si raccontano i salvataggi in mare fatti dai Medici senza frontiere che ogni giorno soccorrono e prestano aiuto a tanti, tantissimi migranti, giunti da ogni dove, in cerca di una mano a cui aggrapparsi

“Come abbiamo potuto arrivare a questo punto? Abbiamo dimenticato i principi più elementari dell’umanità?”, sono i primi versi di “If I Could Walk On Water”, in cui viene recitato il testo della dichiarazione dei diritti dell’uomo, in particolar modo la parte in cui si fa riferimento ai diritti dei migranti…uomini che ad oggi sembrano dimenticati, ma fortunatamente non da tutti, non dai Medici senza frontiere: “Tutto quello che vediamo sono persone che hanno bisogno d’aiuto. Siamo  indipendenti, neutrali, imparziali”.

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