
LECCE- Circa sessanta Comuni firmano per dare il via al nuovo corso della sicurezza attraverso i dispositivi di videosorveglianza, integrando quelli privati con quelli pubblici e collegandoli in un unico sistema di gestione. Uno strumento più efficiente in mano alle forze dell’ordine, ma anche un detterente maggiore soprattutto contro i reati predatori.
È in quest’ottica che viaggiano i tre protocolli sottoscritti in mattinata in Prefettura a Lecce. Con il primo, “Mille occhi sulla città”, avviato nel 2011 e poi rinnovato ed esteso a tutta la provincia, sotto la lente finiscono le situazioni di degrado urbano e sociale. Si prevede di rafforzare la collaborazione tra forze di pubblica sicurezza, polizia locale e istituiti di vigilanza privata.
Con il secondo, “Sicurezza e video sorveglianza”, oltre ai Comuni sono protagoniste le associazioni di categoria, che si impegneranno a promuovere tra i propri iscritti l’ottimizzazione e l’incremento dell’utilizzo di sistemi tecnologicamente avanzati. Prevista la possibilità, in caso di rischio di rapina, di azionare un allarme per l’invio delle immagini. La terza intesa, invece, è stata firmata con la Federazione italiana tabaccai.
“La città di Lecce è sicura, ma il livello di percezione dei cittadini non è alla pari – ha spiegato il prefetto Claudio Palomba – mentre nel resto della provincia ci sono zone più scoperte”. Ecco perché la prossima fase sarà quella di parlare ai territori, con incontri da svolgersi direttamente nei comuni.
Lascia un commento