LECCE- Nessun fondo per le ciclovie del Mezzogiorno, nonostante il governo abbia aumentato le risorse per i prossimi tre anni da 33 a ben 91 milioni di euro. “Ad essere penalizzata è in primo luogo la Puglia che già da tempo lavora al progetto della Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, una infrastruttura di mobilità sostenibile che potrebbe diventare un volano per l’economia turistica dell’intera regione e del Mezzogiorno”. Ad annunciarlo è il coordinamento dal basso per la realizzazione di questa strada ciclabile per 500 km lungo il tracciato storico dell’Acquedotto, da Caposele (AV) a Santa Maria di Leuca (LE).
La scelta del governo è stata ufficializzata in un emendamento alla Legge di Stabilità approvato il 12 dicembre in Commissione Bilancio alla Camera. Eppure, la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese è un progetto già esistente e ad uno stadio avanzato, alcuni tratti sono già realizzati o in fase di realizzazione e per ben 230 km non c’è bisogno di espropri e di autorizzazioni da parte di altri Enti.
Ecco perché il Coordinamento dal basso chiede che il governo faccia proprio il progetto. Alla Regione Puglia, e al presidente Emiliano in particolare, il Coordinamento chiede un esplicito impegno affinché l’opera sia considerata strategica per lo sviluppo del turismo in Puglia.