LECCE (di Carmen Tommasi) – Nessun peso nel recitare la parte da protagonista e da prima della classe. Questo il messaggio, forte e chiaro, che lancia la Casertana capolista del girone C, nonostante il momento positivo e di forma di Lecce e Foggia che inseguono senza problemi la formazione allenata dal tecnico Nicola Romaniello (a più 5 lunghezze da entrambe). Un successo meritato per la squadra campana, a segno con Alfageme e Agyei e capace di gestire la situazione nonostante l’inferiorità numerica (espulsione per De Angelis), con i pugliesi bravi ad accorciare solo allo scadere con la marcatura di Croce.
Momento d’oro per i giallorossi di Piero Braglia che nel match d’alta quota superamo il Messina e raggiungono il secondo posto in classifica, segnando ben due gol alla difesa meno battuta del campionato (nelle ultime quattro partite due pareggi e due sconfitte per i peloritani di Arturo Di Napoli). Tre punti lontano dalle mura amiche per il Benevento che supera il Catania, quest’ultimi con 12 “gettoni” occupano ancora le zone basse della classifica (complici anche i meno 12 punti di penalizzazione). Goleada e show nel match tra Juve Stabia ed Ischia, finisce con roboante 5-5. Il Foggia di De Zerbi passa nel finale con un gol di Sarno sul campo dell’Akragas di Nicola Legrottaglie, in caduta libera (nel passionale stadio ”Esseneto” i siciliani rimediano la quinta sconfitta su altrettante partite giocate in casa). Un campionato, insomma, in cui ci sarà da lottare fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata: benvenuti nel “magico” mondo del girone C.