
LECCE – Un ricordo indelebile, un amore eterno, delle emozioni forti e il dolore nel cuore per una morte inaspettata, tragica. Ricorre oggi il trentaduesimo anniversario della scomparsa di Michele Lorusso e Ciro Pezzella. Ricordo sempre vivo tra tutti i sostenitori giallorossi, quello dei due amatissimi calciatori, tragicamente scomparsi a causa di un incidente stradale, mentre stavano per raggiungere la stazione ferroviaria di Bari, da cui sarebbero ripartiti in treno alla volta di Varese.
I DUE – Lorusso, è stato sicuramente il barese più amato da tutti i leccesi: il calciatore protagonista della fascinosa annata del Lecce di Mimino Renna, quando nel ‘76 ha vinto il campionato di serie C, la Coppa Italia di C e la Coppa Italo Inglese. Pezzella, invece, il napoletano verace, è arrivato nel Salento nel primo anno di serie cadetta dei giallorossi, dopo quasi trent’anni di estenuante e difficile serie C.
IL FATTO – E’ stata la maledetta e invincibile paura di volare che ha provocato, seppure in maniera indiretta, la morte dei due giocatori. Per non prendere l’aereo hanno scelto di raggiungere in auto la stazione ferroviaria di Bari, da dove in treno avrebbero raggiunto Varese per la partita della 13esima giornata di campionato. Un campionato straordinario per il Lecce, il migliore in assoluto dopo l’approdo in serie B di otto anni prima, che si concluse con un quarto posto ad un soffio dalla promozione e con tanto di profumo di serie A. Un sogno questo che si è, poi, concretizzato l’anno successivo. Quell’83-84 era la prima stagione di Eugenio Fascetti sulla panchina del Lecce e a Varese il giorno dopo la morte di Michele e Ciro, Fascetti avrebbe giocato proprio contro la sua ex squadra, quella che gli consentì di mettersi in luce in serie B come allenatore di belle speranze. Un’annata per più versi indimenticabile, nel bene e male.
Perchè Ciro e Michele restano e resteranno per sempre nella storia, nelle emozioni e soprattutto nel cuore di ogni tifoso giallorosso e non solo, perchè l’amore, a volte, non ha fine…
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