Cultura

La costituzione italiana? Ora esiste anche in dialetto salentino

LECCE (di Barbara Tornese) – La costituzione italiana come non l’avete mai letta e nemmeno immaginata: in dialetto salentino. Ci sono voluti due anni, un lavoro di scrupolosa ricerca e la collaborazione di diversi esperti, per tradurre e realizzare l’originale opera che porta la firma di Vincenzo Serratì, geometra di Squinzano.  

“Perché la costituzione italiana proprio in dialetto salentino? Come lei stesso ha scritto nell’introduzione, è la prima domanda che viene in mente al lettore… “.

“I motivi sono diversi – spiega l’autore, che questo pomeriggio ha presentato il suo libro presso il Fondo Verri, a Lecce -Preservare una costituzione antica che, ora, potrebbe essere  modificata e divulgarla attraverso uno strumento, quello del dialetto, che rappresenta il linguaggio familiare, quello che si parla tra amici. Poi, ovviamente, l’intento è anche quello di creare un fermo immagine della nostra lingua”.

“Il lavoro è stato lungo e nessun particolare è stato tralasciato… “

Vincenzo Serratì
Vincenzo Serratì

“Assolutamente – prosegue Serratì -, prima di arrivare alla lettura vera e propria della costituzione tradotta, è stato effettuato un lavoro, per il lettore, di introduzione, prima alle origini del dialetto salentino – a cura di Maria Diletta Martucci, insegnante di lettere presso il liceo Classico Marzolla di Brindisi – poi all’aspetto giuridico del libro, con una sezione scritta dall’avvocato Raffaele marzo, cultore della materia. Anche la scelta del dialetto stesso è stata pensata a lungo, perché doveva essere sì quello di Squinzano – dove sono nato- ma doveva essere comprensibile in tutto il Salento. Per questo ho consultato diversi dizionari e giustificato, nel libro, ogni scelta fonetica. D’altronde, già spostarsi Da Squinzano a Trepuzzi, significa pronunciare un termine in maniera differente”.

Un lavoro, dunque, minuzioso che vuole essere alla portata di tutti, perfino ai bambini. È a loro, infatti, che Vincenzo Serratì sta facendo conoscere la sua opera, leggendola ai piccoli studenti delle quarte e delle quinte classi delle scuole elementari di Squinzano.

foto dialettoL’incontro, organizzato nell’ambito della rassegna letteraria “Mi racconti un libro?”, dal Fondo Verri e dal web giornale paisemiu.com, è stato moderato da Antonio Soleti, Direttore editoriale di paisemiu.com.

 

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