LECCE-Nel carcere di borgo S. Nicola c’è un detenuto siriano indagato per terrorismo. Alla luce dei fatti di Parigi e dell’allerta attentati che sta coinvolgendo il mondo intero, la notizia fa venire i brividi. L’uomo infatti è arrivato nel Salento durante uno sbarco avvenuto sei mesi fa. Era lo scafista, arrestato dopo qualche ora e condotto in carcere con l’accusa di traffico di clandestini. È stato l’esame del suo cellulare fatto durante la perquisizione a far alzare le antenne: nel telefono immagini altamente sospette che lo ritraevano in atteggiamenti da guerra: aveva armamenti pesanti, la tipica foggia dei terroristi, era insieme a gruppi armati e con bandiere sventolanti. Non avevano il logo dell’Isis, ma erano chiaramente vessilli di terroristi islamici. Lo ha dichiarato il procuratore capo di Lecce Cataldo Motta che coordina la dda che sta seguendo le indagini insieme al pool composto dai reparti speciali di tutte le forze dell’ordine salentine che si occupano di terrorismo.
Condannato per il traffico di uomini, reato per il quale ha patteggiato la pena, è quindi altamente sospettato di far parte di un gruppo armato siriano. È a Borgo s. Nicola, un detenuto come gli altri, ma su di lui c’è quindi la massima attenzione.È sbarcato sulle nostra coste come tanti, e come lui potrebbero essercene altri. Tra le migliaia di migranti che sbarcano nel salento potrebbero nascondersi quindi cellule terroristiche pronte a disperdersi se non bloccate in tempo.
Massima allerta quindi da parte della Procura di Lecce, considerato il gran numero di siriani che arrivano, confusi tra migranti. Senza dimenticare che Abdeslam Salah, uno dei terroristi degli attentati di Parigi, era a Bari nell’agosto scorso da dove, si sarebbe imbarcato per la Grecia per poi rientrare nel giro di pochi giorni.
