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Silvana Melli è il nuovo direttore generale della Asl di Lecce. Emiliano firma il decreto di nomina

BARI- Contrariamente alle intenzioni che propendevano per la nomina del facente funzione, la giunta regionale ha scelto il direttore generale della Asl di Lecce. E’ Silvana Melli, direttore sanitario alla Asl di Taranto e per un periodo commissario alla Asl di Bari. Emiliano aveva dato mandato al direttore del dipartimento Gorgoni, di stilare una approfondita relazione sulle donne presenti nella graduatoria degli aspiranti direttori generali. Tra queste, ha scelto la Melli per l’esperienza maturata nelle Asl e ancor più in particolare nel settore socio sanitario. Maturata la scelta, mai anticipata ad alcuno, il governatore l’ha condivisa questo pomeriggio con tutto l’esecutivo.

La Melli che si insedierà il 1 dicembre prossimo, sarebbe intenzionata a confermare il management attuale, perché – ha detto – “crede nella squadra e nutre stima in Sanguedolce e Gigante” rispettivamente direttore sanitario e amministrativo. Si è detta perplessa sinché non è stata certa che la nomina fosse venuta direttamente dal governatore in persona che le ha spiegato di averla scelta, com detto, per la sua competenza nella gestione dei distretti.

Dopodiché è arrivato il via libera definitivo al Reddito di dignità. Il sostegno è prioritariamente assegnato a tutte le famiglie con un ISEE inferiore a 3000 euro, a giovani e giovani coppie con figli minori, disoccupati, famiglie numerose. In un secondo step sarà verificata la possibilità di estendere la platea. Accanto al sussidio si prevede un programma di inserimento sociale e lavorativo e l’accesso ad opportunità formative. Si potrà percepire il reddito di dignità per un anno, poi sarà sospeso per evitare la trappola della povertà e ripreso dopo un periodo di pausa. La cifra va dai 600 euro massimo mensili per una famiglia di 5 componenti e varia al variare della composizione familiare. Il progetto è finanziato per 5 anni e conta di raggiungere 60.000 individui a fronte di circa 320.000 individui poveri residenti in Puglia.

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