Il Calendario 2016 dell’Arma è un omaggio all’arte: i Carabinieri entrano nei quadri più celebri

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LECCE- Loro erano presenti sempre, in quegli anni come adesso, in mezzo alla gente, in ogni paesaggio. Ed il Calendario storico 2016 vuol essere un tributo tanto all’Arma, quanto all’arte. È così che i carabinieri, grazie ad un abile, forse rischioso ma delicato e rispettoso, gioco di grafica finiscono nei quadri più celebri dei primi del Novecento.
Presentato in mattinata nella scuola sottufficiali di Roma alla presenza del presidente Mattarella, è stato poi illustrato in contemporanea in tutta Italia, il calendario 2016 dell’Arma dei Carabinieri. Presso il comando provinciale di Lecce, ci ha pensato il colonnello Saverio Lombardi, che ha commentato ogni tavola, mese per mese.

Con l’introduzione di Ferruccio De Bortoli e Philippe Louis Daverio, ci si addentra fino al paginone centrale dove, tra i papaveri di Monet, passeggiano due carabinieri in servizio a piedi.

A febbraio il “Ritratto di Leopold Zborowski” diventa il ritratto di un carabiniere; nel giardino della “Domenica pomeriggio alla Grande jatte” di Seurat spuntano i pennacchi di due militari in uniforme bicolore, e così via, con Van Gogh e Dalì, fino all’omaggio al divisionista Giacomo Balla, a cui è stata dedicata anche la copertina. Del resto, spiega Lombardi, in una sala della scuola sottufficiali ci sono due tele del Balla donate all’Arma dai familiari dell’artista. 12 mesi in cui la solidità della figura del carabiniere è associata a quella della cultura. La direzione artistica è di Silvia Di Paolo.

 

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