TARANTO – La disperazione e la delusione per la paga non ricevuta ha fatto protestatre, a gran voce, e non è la prima volta. Alcuni dei 231 dipendenti di Taranto Isolaverde, società partecipata della Provincia e messa in liquidazione, si sono arrampicati sull’impalcatura esterna a palazzo degli Uffici, nel borgo di Taranto. I lavoratori, che non ricevono lo stipendio da sette mesi e non intravedono spiragli nella loro vertenza, dopo 35 giorni trascorsi nella cappella della chiesa del Carmine, pacificamente occupata con il benestare del parroco (che ha “donato” viveri e materassi), sono saliti nella mattinata di ieri sul tetto dell’ex palazzo degli uffici, già sede del liceo Archita e del tribunale di Taranto, che si trova proprio di fronte alla chiesa.
Dopo una giornata, quella di ieri, passata con la compagnia del vento di maestrale gli operai si sono arresi alle parole del primo cittadino, Ippazio Stefàno e hanno lasciano il tetto pericolante. “Siamo scesi perché ci fidiamo delle parole del sindaco e lo ringraziamo per quello che sta facendo per noi”, hanno dichiarato speranzosi i protagonisti dello sciopero.