Cronaca

Ulivi, è disobbedienza civile. Blocchi stradali, frantoi chiusi, boicottaggi

TORCHIAROLO (di T.C.) –E’ iniziata presto la nuova giornata della disobbedienza: alle 6.30, agricoltori e cittadini hanno bloccato la statale Lecce-Brindisi, in direzione nord, all’altezza di Torchiarolo. Per strada il rifiuto possente al Piano Silletti bis non ha età, né colore politico, né provenienza. Si coagula lì, sul fronte caldo del nord Salento, il no alla misura drastica di eradicazione degli ulivi anche sani per cento metri intorno a quelli infetti, il taglio degli alberi malati senza alcun tentativo di cura, l’obbligo di irrorazioni con fitofarmaci prima dell’abbattimento. E il no, soprattutto, ad una gestione quasi militare delle imposizioni: nessuna informazione, rischio di pesanti multe e di denunce penali in caso di rifiuto. Qui sembra essere dovuta solo l’obbedienza.

Ma al contrario dei comuni del nord Leccese in cui si preferisce il silenzio, quelli del basso Brindisino non le mandano a dire. E a quel muro innalzato dalle istituzioni bussano ancora più forte.

La protesta dilaga, per quanto si tenti in tutti i modi di ignorarla. Nei paesi, hanno deciso di abbassare le saracinesche, a mo’ di serrata, anche alcuni frantoi, come l’Oleificio cooperativo Torchio d’oro, che ha esposto tanto di cartello eloquente.

frantoio

La giornata di martedì si è chiusa con un bollettino pesante a firma del commissario straordinario, Giuseppe Silletti: 653 alberi estirpati nel Brindisino e 270 nel Leccese. Luogo simbolo è diventata l’azienda Tormaresca, del gruppo Antinori, dov’è iniziata la rimozione di 900 piante a fronte di solo 8 infette. «Siamo vittime di questa situazione, tant’è che ci siamo riservati di adire a vie legali verso tutti i soggetti che riterremo corresponsabili del mancato arginamento dei vettori, “cicalina sputacchina” ed altri della Xylella», ha riferito l’azienda. Ma contro Tormaresca, da cui ci si attendeva, probabilmente, un’opposizione ai tagli, è stata avviata sui social network una campagna di boicottaggio dei suoi vini.

Sale la tensione. Nelle scorse ore il sito del Comune di Torchiarolo ha subito un attacco hacker. Sulla home page un messaggio eloquente: «Stop al massacro degli olivi. L’unico insetto fastidioso è l’ignoranza».

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