BARI- Sanità, reddito di dignità e legge elettorale. Questi gli argomenti affrontati nel corso del vertice di maggioranza convocato dal governatore Emiliano per pianificare i prossimi provvedimenti da portare in Aula. Quanto alla Sanità, Emiliano ha annunciato l’intenzione di mettersi a lavoro da lunedì con il direttore generale Gorgoni. Occorre ripianare in fretta il disavanzo di 80milioni di euro ma, ha chiarito, non necessariamente chiudendo gli ospedali.
La legge elettorale, inoltre, conterrà le indicazioni dei gruppi ma, prima di ogni cosa, la garanzia sulla equa rappresentanza tra uomini e donne. Terminato, invece, il lavoro istruttorio per il disegno di legge sul Reddito di dignità che sarà sottoposto ai gruppi di maggioranza e opposizione.
Oltre ad attivare una rete di soggetti pubblici e privati che possano agevolare il sostegno dei soggetti in difficoltà e una rete di promozione all’autoimpiego, il reddito di dignità sarà assegnato alle famiglie con Isee inferiore ai 3000 euro, partendo dalle categorie più in difficoltà: giovani, coppie con figli minori, disoccupati e famiglie numerose.
Una famiglia di cinque componenti, ad esempio, potrà percepire 600 euro mensili. Cifra che varierà in base ai componenti della famiglia. Il beneficiario stipulerà un patto di inserimento con l’ente territoriale e percepirà la cifra fino a 12 mesi, per evitare la trappola della povertà. Potrà riprendere dopo una pausa di 6 mesi.