POGGIARDO- Le api del vicino sconfinano nel giardino e pungono in continuazione i residenti, che, esasperati, hanno chiesto e ottenuto dal sindaco il provvedimento di smantellamento dell’apiario. Da lì, un braccio di ferro che si è trascinato fino alle aule di tribunale. È accaduto a Vaste, frazione di Poggiardo.
L’apicoltore ha impugnato di fronte al Tar di Lecce l’ordinanza di rimozione, emessa a maggio. Ma a dare manforte al Comune, costituitosi con l’avvocato Francesco Baldassarre, sono stati sette cittadini, difesi dall’avvocato Mariacristina Antonucci. A un primo sommario esame è sembrata emergere la piena legittimità dell’apiario, che non costituisce di per sé un allevamento insalubre.
È stato tuttavia necessario capire, per il tramite dei servizi sanitari e veterinari, se fossero installati tutti i ripari idonei a non consentire il passaggio delle api. Decisivi sono stati i verbali di visita medica per punture degli insetti -di cui erano vittime due vicini di casa – rilasciati dall’Ospedale di Scorrano.
La polizia municipale, inoltre, ha accertato che numerose api, “forse centinaia”, invadevano il giardino dei confinanti. Questo perché, è stato appurato, gli accorgimenti predisposti dall’apicoltore non risultavano idonei, potendo volare a un’altezza superiore ai 2/3 metri e dunque fuoriuscire dal giardino. Ecco perché il ricorso è stato respinto. L’allevamento delle api può andar bene in aperta campagna, difficilmente nel centro abitato.