
LECCE- Giunto il risultato del test del Dna che certifica che le persone che vi sono sottoposte sono padre e figlia. Il caso è quello della ragazza che, a 20 anni, ha scoperto chi fosse il padre ma, a dire degli avvocati di quest’ultimo, non ha mai potuto incontrarlo perché le è stato impedito. La casa-famiglia in cui era ospite le avrebbe negato di sottoporsi al prelievo salivare per accertare che davvero l’uomo fosse il genitore.
La protagonista di questa storia, è bene sottolinearlo, è una ragazza maggiorenne, capace di intendere e di volere. Un anno fa si è aperto il processo penale intentato dal padre presunto, che ha denunciato il gestore dell’istituto con l’ipotesi di reato di violenza privata.
24 anni fa nacque una bambina senza padre. La donna che la mise alla luce non si occupò adeguatamente della piccola, che venne allevata dalla nonna, fino a che questa non divenne troppo anziana. Una giovane vita che definire difficile sarebbe un eufemismo. Fino a che, piuttosto che finire in mezzo alla strada, divenuta quasi adulta, la ragazza non scelse di entrare in una casa-famiglia. Fu nominato un tutore.
La giovane chiese alla madre di rivelarle il nome del padre e, una volta saputolo, si mise sulle sue tracce. L’uomo, informato a sua volta, decise di incontrarla. Ma la ragazza, secondo il racconto degli avvocati dell’uomo, si rese conto all’improvviso di non essere libera di farlo: la casa-famiglia in cui viveva glielo avrebbe impedito.
Dopo una serie di vicende legali e dopo il trasferimento della ragazza in altre strutture, l’avvocato Gabriella Cassano sottolineava come alla giovane fosse impedito di incontrare non solo il padre presunto, ma anche i legali di lui, che desideravano sottoporli al test del Dna. Poi, finalmente, il prelievo della saliva è stato fatto ed ora ecco il risultato: quell’uomo, Luigi Garofalo, è il padre della ragazza. Nella relazione di comparazione si legge: “Sulla base dei risultati ottenuti, si afferma che tra il sig. Garofalo Luigi e la sig.ra … (omettiamo il nome per privacy) vi è una completa compatibilità genica di tipo filiale”. Adesso che questo è stato accertato, se la ragazza volesse incontrare il padre biologico, non dovrebbe esserci alcun problema. E si apre un altro capitolo che potrebbe mettere la parola fine a questa lunga, lunghissima storia.
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