Cronaca

24 milioni di euro spesi per opere a metà: spreco incompiute, ma l’elenco è incompleto

LECCE- 23.860.000 euro spesi per lasciare a metà opere pubbliche. L’elenco di quelle leccesi è lungo, eppure incompleto. Diciotto cantieri che al momento restano aborti. Il quadro del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è stato ultimato con la pubblicazione dell’elenco della Sicilia. L’aggiornamento si riferisce al 2014 e la casistica va dagli impianti sportivi ai mercati, dalle scuole alla rete irrigua, dagli alloggi popolari ex Iacp a quelli che dovevano essere nuovi municipi.
Nella gran parte dei casi, si tratta di lavori avviati e interrotti entro il termine contrattualmente previsto per l’ultimazione e per i quali non sussistono allo stato le condizioni di riavvio. Gli esempi più eclatanti a Nardò: il gerontocomio comunale, completato per il 39,39 per cento, per cui sono stati spesi 1.477.000 euro e per il quale servirebbero ulteriori 2 milioni di euro; poi, la sopraelevazione della scuola elementare di via Bellini, ferma al 17,01 per cento, e per cui occorre ancora 1.200.000 euro; infine, quel pugno nell’occhio che è lo scheletro di quello che doveva essere il nuovo municipio, per la cui ultimazione servirebbe la bellezza di 8 milioni di euro.

A Tricase, fermo al palo c’è il palazzetto dello sport, da poter completare solo spendendo altri 600mila euro, così come la scuola materna di Lucugnano. A San Cassiano, del mercato ortofrutticolo è stato ultimato solo un primo stralcio, per 1.050.000 euro. Cospicuo il pacchetto dei lavori a metà appaltati dall’ex Iacp: da 18 alloggi a Taurisano, completati per il 35,96 per cento, agli 8 a Poggiardo, per cui occorrono ulteriori 400mila euro, ai sei a Martano, fermi al 2,20, fino ai quelli di nuova costruzione, 29 in tutto, che ancora devono vedere la luce a Galatina.

Poi c’è lo scenario più complicato, quello dei cantieri ultimati, ma non collaudati entro il termine previsto in quanto l’opera non ha tutti i requisiti previsti dal capitolato e dal relativo progetto esecutivo, come accertato nel corso delle operazioni di collaudo.

È il caso della casa di riposo per anziani a Tiggiano (completata per il 92,42 per cento e per cui servono appena altri 30mila euro); il mega cantiere relativo alla costruzione della rete irrigua per il riutilizzo delle acque depurate a Tricase (lavori eseguiti per l’89,11 per cento, spesa totale di 5.112.923 euro, occorrono ulteriori 350mila euro); il recupero funzionale dell’area ex cinema Orlando a Morciano di Leuca (completato per l’86,26 per cento, spesi 720.200 euro, servono 120mila euro); la piscina comunale e la struttura tensostatica a Racale, fino al recupero e rifunzionalizzazione del palazzo marchesale De Luca a Melpignano (eseguito il 15,92 per cento delle opere, spesa di 3.200.445 euro, per ultimazione occorrono 2.321.274 euro).

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