SQUINZANO- Tre fucili, di cui due a canne mozze, accuratamente avvolti in fogli di plastica sigillati col nastro adesivo ed uno anche in una custodia in pelle; tutti e tre nascosti in un muretto a secco di contenimento. Armi e munizioni, sicuramente messe lì da criminali perché fossero pronte all’uso. A trovarle il personale del Reparto di Polizia Penitenziaria di Lecce, coordinato dal Comandante del Reparto, il Commissario Riccardo SECCI. Erano nella campagna di Squinzano, in via Madonna dell’Alto.
Il rinvenimento è stato messo a segno a completamento di un’intensa attività info-investigativa e nell’ambito della complessa opera di osservazione ed analisi portata avanti nei giorni scorsi dagli agenti. Dalla perlustrazione di un’ampia area rurale alla periferia di Squinzano, sono spuntati i fucili che la polizia penitenziaria cercava: dal confronto con banca dati delle armi rubate, due risultano essere stati rubati alla fine del 2013 da un’abitazione a Squinzano; l’altro, un sovrapposto “Pietro Beretta”, oltre ad esser privo del calcio e con la canna mozzata, presenta evidenti segni di corrosione dovuti all’esposizione all’umidità e non ha alcun segno identificativo, né il numero di matricola. Sono in corso gli accertamenti per definire chi abbia avuto nella disponibilità le armi e in quali attività criminali siano state eventualmente usate. Del sequestro è stata informata la Procura.