CronacaPolitica

Martini e Blago dicono due cose diverse, il secondo pronto a formulare un memoriale alla Magistratura

LECCE- Mario Blago racconta ai magistrati una verità diversa rispetto alle ipotesi fatte dell’assessore Martini. I legali del primo forse , anche per questo, stanno valutando di mettere nero su bianco le parole del proprio assistito iniziando a redigere un vero e proprio memoriale da presentare agli inquirenti. Il possibile intreccio tra clan e politica si tinge di giallo per la differenza dei racconti dei protagonisti delle intercettazioni. Intreccio vero o presunto ma lo potrebbe decifrare solo la giustizia visto che, Mario Blago, afferma di essere completamente estraneo dalle cosiddette organizzazioni criminali tanto da non aver condiviso il rapporto tra la figlia e Briganti. Memoriale necessario anche per chiarire l’energica affermazione di Blago, all’indomani del risultato delle Primarie del 2012, fatta nei riguardi dell’assessore Severo Martini:”sennò poi mi fai incazzare” ma rispetto alle risposte, che altri, dovevano dare in seguito alla mobilitazione per le Primarie che determinarono la conferma, a candidato per Lecce, di Paolo Perrone.

Per Blago, le frasi così nette e decise, scaturivano dall’impegno che aveva chiesto all’esponente di centro destra per la situazione del suo Quartiere e non rispetto ad altre discutibili pressioni. Quindi mobilitazione di auto e famiglie così incisiva per far vincere Perrone al solo scopo di ottenere l’attenzione per il suo quartiere: la 167. Se è così, come mai e perché Martini non lo ha detto ma ha ipotizzato solo due diverse motivazioni? Infatti, l’assessore, in prima battuta ha solo detto che il tutto nascesse dal rapporto personale creatosi in 20 anni di assistenza medica mentre, successivamente, da noi incalzato chiama in causa le problematiche dei lavoratori che accertavano la sicurezza delle caldaie per conto del Comune di Lecce e società in cui erano assunte la moglie e la figlia del Blago.

Questa dichiarazione, però, oltre ad essere smentita dagli stessi lavoratori, “nel 2012 la situazione lavorativa era serena in virtù dell’appalto vinto e solo, e non prima del 2014, si sono verificate le nostre criticità”, non viene per nulla menzionata, secondo quanto emergerebbe dall’interrogatorio, dallo stesso Blago. Perché, quindi, due verità così differenti?

Articoli correlati

Ecotassa, ci risiamo: stangata su 35 Comuni

Redazione

Rapina in villa, derubati marito e moglie

Redazione

Omicidio ex carabiniere, il presunto assassino torna libero

Redazione

Notte San Rocco, fervono i preparativi. Il concertone dedicato agli ulivi del Salento

Redazione

Scade l’immunità parlamentare: arrestato Alberto Tedesco. La Procura impugna l’assoluzione di Vendola

Redazione

Bufera raccolta spazzatura, convocazione coattiva assemblea sindaci Aro9

Redazione