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Accorpamento autorità portuali: domani la decisione del Governo

LECCE- Neanche il tempo di preoccuparsi per il treno veloce Frecciarossa che dovrebbe fermare a Bari escludendo il Salento, che la protesta, dai binari, si sposta in mare. Perché anche l’autorità portuale potrebbe presto essere una ed avere sede sempre nel capoluogo pugliese.
Sarebbe l’effetto Delrio, il riordino delle autorità portuali: Taranto e Brindisi potrebbero essere accorpate e, insieme a manfredonia e Bari, diventare “Autorità di Sistema Portuale”. Queste “mega-autorità portuali” dovranno essere 14 in tutta Italia ed una sarebbe quella pugliese. Il consiglio dei ministri deciderà nelle prossime ore. Ma non è detto che gli accorpamenti siano questi: ci sarebbe anche l’ipotesi di un’unione Brindisi-Taranto. Certo è che c’è già chi contesta l’eventuale centralità di bari anche nel sistema portuale, che vede nel Salento, dallo Ionio all’Adriatico, due porti strategici. L’uno per il traffico di merci, l’altro anche per le navi da crociera.

Francesca Franzoso, consigliere regionale tarantina di Forza Italia, a seguito delle indiscrezioni sul Piano strategico della portualità, non ha dubbi: “Il riordino delle authority con la soppressione dell’ente ionico a favore di Bari sarebbe una scelta politicamente inopportuna, oltre strategicamente sbagliata, considerato il flusso dei traffici mondiali che oggi ha come porta d’Europa il Mediterraneo e i suoi scali. Sarebbe soprattutto uno scippo clamoroso per la città di Taranto”.

“Il piano di riorganizzazione portuale al vaglio del Ministro Delrio fa venire in mente la pace Cartaginese, dove si imponevano condizioni umilianti per i vinti. E, come sempre, il Salento perde la battaglia” -dice Paolo Pagliaro, dell’Ufficio di Presidenza di Forza Italia e Presidente del Movimento Regione Salento- “Una delle Regioni con il tratto costiero più lungo d’Europache si vedrà riconoscere una sola Autorità Portuale. Ovviamente, si tratta di Bari, accorpando Brindisi e Taranto, in barba a tutto il Salento e nel silenzio assordante dei suoi eletti nelle istituzioni”.

Di tutt’altro avviso l’on. Toni Matarrelli, deputato Sel brindisino: “Basta con battaglie di campanile inattuali -dice- perché sono battaglie di resistenza legate a interessi minimi. È il momento di pensare allo svilluppo e se questo accorpamento è da inquadrare come una possibilità di miglioramento e valorizzazione, si potrebbe vedere come un’opportunità”.

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