LECCE- Tribunale di via Brenta sempre più affollato, tanto da rendersi necessaria l’organizzazione su doppi turni d’udienza, nel primo mattino e a metà giornata. Questa settimana, infatti, segna un’altra scossa con la soppressione definitiva delle sedi distaccate dei Tribunali a Casarano, Nardò e Maglie. Un colpo di spugna che rischia di avere ripercussioni almeno nel breve-medio periodo.
“Non vi sono altri palazzi disponibili – sottolinea il presidente dell’Associazione magistrati di Lecce, Roberto Tanisi – e in ogni caso non compete ai capi degli uffici giudiziari leccesi, vale a dire presidenti di Tribunale e della Corte, reperire altri uffici perché è un problema a carico un tempo dei comuni e ora del Ministero”. “Noi possiamo segnalare le problematiche – ha continuato il magistrato – e nei prossimi giorni, tramite il presidente di Sezione del settore civile e il presidente del Tribunale sarà verificato in concreto l’impatto di questo ulteriore accentramento e vedremo quali potranno essere le soluzioni più opportune”.
Per alleggerire il macigno su via Brenta, si potrebbe pensare a una soluzione diversa. “Si potrebbe pensare di usare – continua Tanisi – come sede del Tribunale una di quelle dismesse, come quella di Nardò che è molto bella, trasferendo lì una sezione. Ma spetta al Ministero disporlo. Altrove è stato fatto. A Napoli mi risulta che vengano usate sedi dei tribunali accorpati come archivio o per altre esigenze”.
Al momento si va avanti, tra problemi di logistica dentro e fuori i palazzi, mentre sul territorio continua a prendere corpo l’idea di un Tribunale autonomo del Sud Salento, a Casarano, una realtà a a sé, con un nuovo ufficio di procura. “Ma queste – dice Tanisi – sono cose molto futuribili”.
